Descrizione
L’istituzione della diocesi di Ottana potrebbe essere antecedente al 964 se, come riferito dal Baroni, il vescovo Giacomo Giorgio di Ottana, che andò al Concilio Lateranense e sottoscrisse la Costituzione di Leone VIII, deve considerarsi un vescovo sardo.
Sembrerebbe che la primitiva chiesa vescovile di Ottana, fosse dedicata alla Vergine (Santa Maria Maggiore), ancora oggi gli ottanesi indicano il luogo dove essa fu eretta, all’estremità nord-ovest del paese. Dopo il suo crollo, mancando nel centro una valida alternativa, pare che alcuni vescovi abbiano risieduto ad Orotelli. Quindi, dopo la costruzione della Cattedrale di San Nicolò, che come scrissero il Casalis e l’Angius, si impianta su un’altra preesistente, costruita ad opera dei Benedettini, iniziata nell’anno 1000 e la consacrazione avvenuta nel 1160 ad opera del Vescovo Zaccaria, così come testimonia una pergamena rinvenuta sotto l’antico altare maggiore nel 1912, la sede fu di nuovo trasferita ad Ottana.
La tradizione popolare vuole che, in quel periodo, ad Ottana fossero presenti almeno 27 chiese, di queste, oltre alla cattedrale di San Nicola, è rimasta la chiesa gotico – catalana di Santa Maria Assunta (1350-1400) ed i ruderi della chiesa di Santa Margherita, nonché il ricordo, come si è già detto, della primitiva sede della chiesa vescovile dedicata alla Vergine.
Nel periodo in cui Ottana fu diocesi, si alternarono diversi vescovi, fra questi si ricorda Giorgio, un certo Giovanni che nel 1116 assistette alla consacrazione della chiesa di Saccargia, nonchè Ugo che risiedette ad Orotelli. Il più noto, comunque, fu il Vescovo Zaccaria che consacrò la cattedrale di San Nicola.
Altro Vescovo importante fu Nicolò di Ottana, zio ed educatore di un tale Pietro Messalenis ricordato dai Camaldolesi, la cui storia fu scritta da Mauro Lapi che ne esaltò le lodi di santità, avendo il Messalenis operato dei miracoli.
Tra il 1340 ed il1344 fu Vescovo Silvestro il cui nome è legato al polittico, presente all’interno della chiesa, opera di scuola senese del ‘300, dove è raffigurato ai piedi della Madonna in trono.
Il 3 giugno del 1475, nella chiesa di Ottana si celebrò un Sinodo Diocesano tenuto dal vescovo Alcalà e, nei 36 capitoli scritti per l’occasione in lingua sarda, oltre agli ordinamenti, si menziona anche la festa di S. Nicolò come reggente dell’episcopato. L’ultimo vescovo fu Pietro Parenti (secondo il Mattei esso fu Giovanni Perez), poiché nel 1503, con la bolla del Pontefice Giulio II, la Diocesi fu soppressa e nel 1504 avvenne la traslazione ad Alghero.
Un altro Vescovo importante è stato Nicolò di Ottana zio ed educatore di un tale Pietro Messalenis, grande figura di uomo e di Santo, nato ad Ottana nel 1375, consacrato sacerdote il 29 Marzo 1400 e morto il 20 Dicembre 1453.
Il Beato Pietro Messalenis è venerato ad Ottana, ed in suo onore è stata eretta una chiesa campestre.